Reddito di Cittadinanza e Patto per il Lavoro

Uno degli elementi cruciali per il buon funzionamento del Reddito di Cittadinanza sarà sicuramente la capacità dei Centri per l’Impiego di offrire servizi in grado di “riattivare” le persone che beneficiano del sussidio, attraverso i servizi di orientamento specialistico come la consulenza di orientamento e il percorso di “bilancio delle competenze”.

Il programma del Reddito di Cittadinanza prevede infatti che i beneficiari si rivolgano ai Centri per l’Impiego per la stipula del “Patto per il Lavoro”, un accordo formale tra la persona ed il servizio pubblico, che impegna entrambi in un programma di attività con l’obiettivo di inserire la persona nel mondo del lavoro. Per molte persone ovviamente ci sarà prima di tutto da definire “quale lavoro” sono in grado di fare (e sono motivate a svolgere): ma attraverso quali tipologie di consulenza i Centri per l’Impiego possono aiutare le persone a rispondere a questa domanda cruciale?

Vediamo quindi cosa sono i servizi di orientamento e quali sono le finalità e gli strumenti di queste attività di consulenza così importanti per chi cerca lavoro.

La consulenza di orientamento è un servizio svolto da esperti che, attraverso colloqui e strumenti di orientamento, aiutano la persona a rimuovere  gli  ostacoli  che  bloccano  un’azione positiva di ricerca del lavoro offrendo un supporto necessario per il loro superamento.  Questo avviene, da un lato, attraverso l’analisi delle caratteristiche personali, in termini di valori, interessi e aspirazioni professionali, motivazioni, esperienze significative e capacità, e, dall’altro lato, attraverso una esplorazione e una valutazione di percorsi professionali e contesti di lavoro che possono essere più compatibili e più adatti a valorizzare e soddisfare queste caratteristiche all’interno del sistema di opportunità/vincoli della persona e del contesto.

La consulenza orientativa è quindi un’azione professionale molto complessa che aiuta la persona ad affrontare una situazione di cambiamento, analizzare diverse opzioni possibili e a individuare l’obiettivo professionale che meglio risponde alle proprie aspirazioni e motivazioni, ma che offre anche maggiori possibilità di successo. Il consulente di orientamento deve inoltre aiutare la persona anche a definire in modo chiaro e dettagliato un “piano di azione”, indicando i passi necessari per conseguire nel minor tempo possibile quel determinato obiettivo professionale. In molti casi infatti, le persone che non lavorano (come appunto nel caso di beneficiari del Reddito di Cittadinanza) possono non essere immediatamente “occupabili” e hanno bisogno di imparare nuove competenze professionali o potenziare alcune abilità che sono richieste nell’ambito di lavoro scelto.

Il percorso di Bilancio delle Competenze in Italia è un servizio più strutturato e serve proprio a fare un’analisi delle proprie risorse e a ricostruire le competenze acquisite: ogni persona nella vita ha bisogno di fare un “inventario” delle cose che sa e sa fare e capire anche se ci sono invece competenze professionali che ha bisogno di apprendere per migliorare la propria posizione lavorativa e le proprie possibilità di carriera. Il bilancio è quindi un servizio di consulenza personalizzata che analizza le diverse esperienze della persona (sia di formazione, sia di lavoro, sia maturate in altri ambiti famigliari, sociali, culturali, sportivi) e che le declina in termini di conoscenze e capacità. Questa prima fase del bilancio delle competenze è utile alla persona per avere un quadro delle proprie potenzialità e per “orientarsi” meglio rispetto alla definizione di un progetto di sviluppo professionale. La seconda parte del bilancio tende invece a definire un piano di azione che gli permetta di raggiungere gli obiettivi identificati anche in termini di acquisizione di quelle competenze utili che la persona deve acquisire o potenziare attraverso corsi o altre modalità di apprendimento.

Per ognuno di questi servizi risulta evidente la necessità di esperti che conoscano le metodologie migliori e che siano in grado di condurre colloqui e sessioni di consulenza con le persone, giovani e adulte, in modo qualificato ed efficace, usando anche moderni strumenti digitali e database informativi.

Fonte: SORPRENDO